XXXI Domenica del Tempo Ordinario

05 Nov

XXXI Domenica del Tempo Ordinario

«Io servirò Dio,
perché Dio s’è fatto mio servitore».
Servizio: nome segreto della nuova civiltà.

                                            

 

 

Colore VERDE (anno A)                                                        

XXXI DOMENICA

del TEMPO ORDINARIO

 

“ TRA VOI, IL PIÙ GRANDE È COLUI CHE SERVE …!! ”

                                        

CANTO DEL VANGELO (Gv 14,23)

Alleluia, alleluia

Uno solo è il Padre vostro, quello celeste
e uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Alleluia

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VANGELO (Mt 23,1-12)
Dicono e non fanno.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore

Lode a te o Cristo

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COMMENTO (P. Ermes Ronchi)

Il Vangelo evidenzia due questioni di fondo, che chiunque desideri una vita autentica deve affrontare. La prima: essere o apparire. La seconda: l’amore per il potere.
Praticate ciò che vi dicono, ma non fate secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno.
La severità di Gesù non va contro la debolezza di chi vorrebbe ma non ce la fa’, bensì contro l’ipocrisia di chi fa finta.

Verso la nostra debolezza Gesù si è sempre mostrato premuroso, come il vasaio che, se il vaso non è riuscito bene, non butta via l’argilla, ma la rimette sul tornio e la plasma di nuovo, fino a che realizza il suo progetto.

Gesù non sopporta gli ipocriti. Ipocrita (significa “attore di teatro” in termine greco) è il moralista che invoca leggi sempre più dure, ma per gli altri (legano pesi enormi sulle spalle delle persone, ma loro non li toccano con un dito ); ipocrita è l’uomo “religioso” che più si mostra severo e duro con gli altri, più si sente giusto, vicino a Dio (mentre è vicino solo alla propria aggressività o invidia verso i fratelli).

Paolo oggi dice: «Avrei voluto darvi la mia vita». L’ipocrita dice: «Vi ho dato la legge, sono a posto». L’ipocrita non si accontenta di essere peccatore, vuole apparire buono. E con la sua falsa virtù fa sì che gli uomini non si fidino più neanche della virtù autentica.

Gesù poi stigmatizza un secondo errore che rovina la vita: l’amore del potere.

Non fatevi chiamare maestro, dottore, padre, come se foste superiori agli altri. Voi siete tutti fratelli.

Questo è un grande capovolgimento: tutti fratelli, nessuno superiore agli altri; relazione paritaria e affettuosa.

Ma a Gesù questo non basta, così opera un ulteriore capovolgimento: il più grande tra voi è colui che serve.
Il più grande è chi ama di più! Il mondo, per fiorire, ha bisogno d’amore e non di ricchezza!

E allora…  chi è il più grande in questo  mondo: la mamma sconosciuta, che lavora e ama nel segreto della sua casa, o nelle foreste d’Africa, o uno di voi che legge, o colui o colei che vi è vicino.

È rovesciata la nostra idea di grandezza: tu sei grande – dice Gesù – quanto  è grande il tuo cuore.

Siamo grandi quando sappiamo amare, quando sappiamo farlo con lo stile di Gesù, traducendo l’amore nella divina follia del servizio: “Sono venuto per servire non per essere servito”.

Con Gesù è l’immagine di Dio che si rovescia: Dio non tiene il mondo ai suoi piedi, è Lui ai piedi di tutti. È il grande servitore, non il padrone.

Per questo io Lo servirò, perché Lui si è fatto mio servitore. Servizio: nome segreto della nuova civiltà.