XXX Domenica del Tempo Ordinario

29 Ott

XXX Domenica del Tempo Ordinario

 «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore,
con tutta l’anima, con tutta la mente,
e amerai il tuo prossimo come te stesso».

                                               

 

Colore VERDE (anno A)

XXX DOMENICA del 

TEMPO ORDINARIO

 

“ IL PRIMO E PIÙ GRANDE COMANDAMENTO …!! ”

                                        

CANTO DEL VANGELO (Gv 15,16)

Alleluia, alleluia

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia

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 VANGELO (Mt 22,34-40)
Amerai il Signore tuo Dio, e il tuo prossimo come te stesso.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?».
Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore

Lode a te o Cristo

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COMMENTO

Quando Matteo scrive il suo vangelo ha in mente le situazioni e i problemi della sua comunità.

Li osserva alla luce dell’esperienza vissuta negli anni che ha passato con Gesù, dopo aver lasciato il mestiere da gabelliere, che esercitava per conto dei Romani.

 

Sono stati anni straordinari e intensi, durante i quali, insieme agli altri apostoli,  egli è stato testimone di un modo nuovo di vedere la vita e i suoi problemi: il modo di Gesù.

Matteo, come gli altri apostoli, non capiscono subito che quel modo di concepire la vita non è (perlomeno non per forza) per cambiare poteri e istituzioni politiche (ricordiamo che all’inizio, per loro, il Messia era colui che li avrebbe liberarli dai Romani).

 Lo capiranno  pian piano, dopo la morte di Gesù. Capiranno che è dentro le dinamiche della realtà  e dei problemi della vita che lo Spirito,  promesso dal Cristo, guida le comunità cristiane a conoscere il modo di affrontarli , ricordando ciò che Gesù ha detto e fatto. (cf Gv 14, 26). Capiranno che  quel modo di veder la vita  li inserisce nella dinamica della Grazia, la vita di Dio in loro, e…  li porta ad  assumersi la responsabilità dei problemi per generare giustizia e gioia: questa è salvezza.

La questione controversa, che ascoltiamo oggi, cioè su quale sia “il primo e più grande dei comandamenti”,  così come la questione, ascoltata la domenica scorsa, delle tasse, “se sia lecito o no pagare il tributo a Cesare”, così come la questione posta dai sadducei sulla morte, “se veramente ci sia o no risurrezione e vita dopo” , sono tutte questioni che erano sentite e dibattute nelle comunità cristiane di Matteo. 

E lo sono anche oggi, non solo per le comunità cristiane, ma anche per ogni uomo che ricerca senso e giustizia nella vita.                                                                                                                                    

Per rispondere ai cristiani delle sue comunità, Matteo racconta ciò che Gesù pensava su questi problemi. Aveva ascoltato il Suo pensiero nelle controversie con i dottori della legge, i quali Gliele avevano poste in modo malizioso, per coglierlo in fallo ed eliminarlo.

Le risposte a quelle controversie, ora,  servono a Matteo per confermare i cristiani delle sue comunità, e anche delle comunità di sempre, nella fede che … si può  raggiungere la gioia piena, la salvezza, se si vive nello Spirito Santo del Padre, mostratoci e donatoci da Gesù Cristo.

La domanda che i farisei fanno a Gesù è … per sapere se Lui accetta e condivide o no i 613 precetti che “i dottori” hanno ricavato dalla Legge.

La risposta di Gesù non demolisce i precetti, ma fa un’opera di sintesi che aiuta la povera gente a non perdersi in quella moltiplicazione di norme.

Le norme vanno bene se non si smarrisce lo spirito che sta in esse, che dev’essere  il “primo e più grande comandamento”, cioè “Amare Dio con tutta la propria persona (cuore, anima e mente).

La cartina al tornasole di questo amore a Dio non è altro che l’amore al prossimo.