Dieci minuti con se stesso – argomento: “LE PROFONDITA’ DELL’IO”
L’argomento di oggi
LE PROFONDITÀ DELL’IO
Solo chi ha raggiunto una piena identità con se stesso non ha più paura della paura. Il traguardo estremo di ogni fatica umana è vivere la propria vita.
Rainer W. Fassbinder
La riflessione di oggi
«Conosci te stesso» era scritto sul tempio di Delfi. Un monito apparentemente semplice, e invece arduo da praticare. Ma è solo per questa via che ci si libera dalle paure e dalle insicurezze. Altrettanto semplice, eppure difficile da attuare, è anche il monito a vivere la propria vita in pienezza. Entrambe le considerazioni sono offerte dal regista tedesco Rainer W. Fassbinder (1945-82) nel suo saggio I film liberano la testa. Molti, infatti, si accontentano di vivere in superficie, quasi galleggiando, ed è per questo che possono essere travolti da ogni increspatura del mare dell’esistenza o afferrati dagli incubi che si parano a ogni angolo della storia. Ma il vero problema è proprio quello di scendere in profondità.
Lo scrittore francese Julien Green (1900-98) osservava che «il più grande esploratore non compie viaggi così lunghi come chi discende nel profondo del proprio cuore». E uno dei padri della psicoanalisi, Carl Gustav Jung (1875-1961), era convinto che fosse «più facile andare su Marte o sulla Luna che penetrare nel proprio io». Spesso si cerca di evitare una simile esplorazione perché essa può riservare sorprese amare ed è anche per questo che corriamo fuori da noi stessi, distraendoci nel rumore e riempiendoci di cose. «Come è insondabile il cuore dell’uomo» esclamava Pascal nei suoi Pensieri «e come è pieno di sporcizia!» Eppure è solo attraverso questa discesa nelle profondità dell’io che ci si può liberare dalle catene e dalle paure. «Dal profondo a te grido, Signore!» invoca il Salmista, e dall’alto scende una voce e si stende una mano sicura.
(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)