Dieci minuti con se stessi – argomento: “VERAMENTE LIBERI”

Le difficoltà più serie di un uomo cominciano quando egli è libero di fare ciò che vuole.

Thomas H. Huxley

La riflessione di oggi

Che il vocabolo «libertà» intrecci in sé un groviglio di problemi e persino di contraddizioni è evidente a tutti. Non è vero che la mera assenza di costrizioni esteriori crei l’autentica libertà che è, invece, un contenitore da riempire di scelte maturate, di azioni degne, di relazioni interpersonali e sociali. È per questo che ha ragione lo scienziato inglese Thomas H. Huxley (1825-1895) quando osserva che il difficile non è tanto nella conquista della libertà quanto piuttosto nel suo esercizio. Certo, anche il primo passaggio richiede la sua fatica ed è tutt’altro che scontato: ogni creatura, infatti, ama le sue catene e basta soltanto vedere la dittatura della moda, della pubblicità e dei luoghi comuni per comprendere quanto molteplici siano i vincoli anche in una società apparentemente libera, libertaria e fin libertina come la nostra.

Sta di fatto che, pur supponendo di essere autonomi rispetto ai condizionamenti esteriori, è indubbia la necessità di dare senso alla propria indipendenza. Bisogna, quindi, introdurre un’educazione più profonda, capace di orientare verso i valori mostrandone non tanto la pura e semplice obbligatorietà ma soprattutto il significato per la nascita di una genuina dignità umana. La libertà vera non sta tanto nel fare quello che si vuole ma nel volere (in senso maturo) ciò che si fa, motivandolo e mostrandosi coerenti anche quando il risultato è gravoso o penalizzante. Un percorso complesso, dunque, ma imprescindibile per essere liberi nella verità.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori