Dieci minuti con se stessi – argomento: “UNA CANDELINA”

04 Mag

Dieci minuti con se stessi – argomento: “UNA CANDELINA”

L’argomento di oggi

UNA CANDELINA

È molto più importante accendere una piccola candela che maledire l’oscurità.

Confucio

La riflessione di oggi

Forse qualche volta anche noi nelle nostre riflessioni ci siamo un po’ abbandonati alla tentazione della lamentela pura e semplice. È un atteggiamento facile da adottare e per questo così comune: la politica è corrotta, la società è alla deriva, la religione è in crisi, i delitti si moltiplicano, la stupidità dilaga e così via in una lunga e inarrestabile litania di querimonie. Ebbene, pur non peccando di ingenuità o di indifferenza, si dovrebbe invece scegliere un diverso comportamento. È ciò che proponeva già cinque secoli prima di Cristo nei suoi Dialoghi il celebre maestro cinese Confucio con questo suo aforisma: se sei immerso nel buio, vale di più una candelina che mille fiammeggianti proteste contro l’oscurità.

La lamentazione sterile è di solito l’alibi dei pigri i quali pretendono di essere liberati dai loro mali ma non muovono un dito per cominciare loro stessi a reagire. Le rimostranze infinite, il dissenso verboso, la lagnanza permanente nascondono un’inerzia e una debolezza di spirito e non sono certo indizio di sdegno nobile ma di codarda acquiescenza. Ecco, allora, la necessità di accendere anche solo una scintilla di luce e di deporre un seme nel terreno della storia. Il mare è fatto di un numero immenso di gocce ed è solo così che rivela la sua grandezza. L’immagine vale anche per il bene (e paradossalmente pure per il male): a furia di sottrarre gocce si dissecca l’alveo della giustizia, dell’onestà, dell’amore. Non fermiamoci a disapprovare soltanto, muoviamoci per trasformare e illuminare il mondo.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori