Dieci minuti con se stessi – argomento: “PICCOLE RISPOSTE”
L’argomento di oggi
PICCOLE RISPOSTE
Chiedo scusa alle grandi domande /per le piccole risposte.
Wislawa Szymborska
La riflessione di oggi
Siamo quasi alla fine dell’anno. Con molto realismo devo sottoscrivere questi versi di una poetessa polacca che, quando nel 1996 fu coronata col premio Nobel, fece esclamare a molti: Szymborska, chi è mai costei? Ed era anche una domanda legittima, perché si trattava di una donna schiva che aveva scritto poche raccolte poetiche, prevalentemente fatte di un numero esile di composizioni. Eppure non le mancava la verve ironica, come quando aveva dichiarato che «le persone s’istupidiscono all’ingrosso e rinsaviscono solo al dettaglio». Ma ritorniamo al distico sopra citato. Quante volte è accaduto anche a me di essere interpellato su questioni enormi, esplosive, drammatiche: si pensi soltanto al tema del male, della sofferenza, della morte. E devo confessare di aver non di rado biascicato risposte sbrigative, forse anche rifugiandomi nell’alibi della complessità dei problemi, dell’impossibilità di affrontare quel soggetto in così poco tempo e così via scusandomi.
È un po’ anche per questo che molti non rivolgono più a nessuno i loro interrogativi intimi, consapevoli che non troveranno mai ascolto e risposta. Eppure, senza interpellarsi e interpellare non si può né diventare sapienti né conoscere la verità e neppure vivere. Spesso si narcotizzano le richieste profonde e si sale a galla, scegliendo la superficialità e il luogo comune. Il porre le domande vere è un’arte ed è una componente fondamentale di ogni scienza e ricerca umana. Purtroppo non è facile trovare sempre risposte complete e definitive, anche perché la realtà è complessa e molteplice. Ecco, allora, la mia conclusione: anche se siete insoddisfatti delle «piccole risposte» che ho dato nelle pagine di questo libro, continuate a interrogarvi e a interrogare. Forse un giorno incontrerete uno come Salomone che alla regina di Saba «rispose a tutto quanto gli chiedeva; non ci fu parola o realtà tanto nascosta che egli non riuscisse a spiegarle» (2 Cronache 9,2).
(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)