Dieci minuti con se stessi – argomento: “L’ODORE DEL PASSATO”

11 Set

Dieci minuti con se stessi – argomento: “L’ODORE DEL PASSATO”

L’argomento di oggi

L’ODORE DEL PASSATO

Di colpo il vento mi portò dal villaggio l’odore dell’incendio e in quell’odore rivissi ogni ricordo: le vendemmie, le nozze, le danze, le veglie, i funerali, i lamenti, ciò che la vita semina e la morte raccoglie. Ma dove sono le brevi gioie d’un tempo: il riverbero dei vetri, il nido della rondine, lo stridere d’una chiave dentro la serratura, il raggio di sole che indora la porta di casa?

Ivan Goran Kovacic

La riflessione di oggi

Dopo l’Armenia e il Kirghizistan, evocati in precedenti riflessioni, ci riferiamo ora alla Croazia, una nazione che conosco anche per il legame che ho con uno dei suoi migliori poeti contemporanei, Ivan Golub. I versi che ho citato appartengono, però, a un altro poeta, Ivan Goran Kova I (1913-43), e sono il canto della tragedia vissuta dalle varie nazionalità dell’ex Jugoslavia, coi loro odi interetnici che le hanno rese un po’ tutte vittime e carnefici al tempo stesso, Facile è intuire il tema del testo sopra presentato: l’incendio del villaggio porta al poeta per l’ultima volta le reliquie della memoria dolce e quotidiana del passato distrutto.

Ecco, vorrei proprio fissare l’attenzione sul ricordo, una dotazione che tutti abbiamo a livello personale e comunitario. La civiltà attuale è «smemorata», immersa com’è nell’immediato e nella frenesia del futuro: non per nulla si sono perse per strada le nostre radici cristiane. Eppure, come diceva il critico letterario Giorgio Pasquali nel suo saggio Filologia e storia (1920), «chi non ricorda, non vive». È necessario ritrovare quel tesoro di valori e di sentimenti che abbiamo ereditato, non per conservarli in una biblioteca o in uno scrigno, ma per riattualizzarli così che riscaldino ancora il cuore, orientino la vita, diano senso al nostro procedere nella storia.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori