Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE CATENE”

25 Giu

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LE CATENE”

L’argomento di oggi

LE CATENE

Se nel secolo scorso si diceva che la maggioranza dell’umanità non aveva niente da perdere, tranne le sue catene, oggi bisogna dire che la maggioranza crede di possedere tutto grazie alle sue catene di cui non s’accorge.

Günther Anders

La riflessione di oggi

Parole severe ma che colpiscono nel segno, queste del filosofo tedesco ebreo Günther Anders (1902-1992), implacabile accusatore di molte derive della società contemporanea nell’opera dal titolo significativo L’uomo è antiquato. Alle spalle abbiamo, infatti, una storia di lotta contro le catene che opprimevano la persona, la quale si lanciava in avanti, sapendo di non aver nulla da perdere e tutto da guadagnare. Oggi, invece, ci siamo riempiti di cose e di benessere, siamo convinti di possedere tutto e non ci accorgiamo che tutto questo l’abbiamo ottenuto a scapito della nostra libertà, della coscienza, dell’autenticità.

Le catene della tecnica, del conformismo, della pubblicità ci hanno imballato la vita, eppure non ce ne accorgiamo e siamo ben soddisfatti di assegnare ad altri le scelte, pur di starcene comodi. Riusciamo solo ad avere un sussulto quando irrompe l’imprevisto, anche banale: uno sciopero dei mezzi di trasporto, un ritardo nei rifornimenti dei beni, un’interruzione dell’elettricità e così via. Solo allora ci accorgiamo da quante realtà siamo condizionati, ma ben presto ritorniamo nel monotono svolgersi di un’esistenza priva di consapevolezza, di conquista, di reazione. Certo, c’è anche un altro imprevisto che irrompe ed è il dolore o la morte: è forse per questo che si cerca di non parlarne e di esorcizzare queste realtà che costringono a riflessioni decisive. C’è anche l’amore che può sommuovere la torpidità dell’anima. Sono questi gli ultimi, veri fremiti contro le catene dello spirito.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori