Dieci minuti con se stessi – argomento “L’ARTE DELLA FUGA”

15 Nov

Dieci minuti con se stessi – argomento “L’ARTE DELLA FUGA”

L’argomento di oggi

L’ARTE DELLA FUGA

Ci sono persone che sono state considerate coraggiose solo perché avevano troppa paura per riuscire a scappare.

Thomas Fuller

La riflessione di oggi

«Si ottiene molte volte più presto e con minori pericoli e spesa le cose a fuggirle che con ogni forza e ostinazione perseguendole». Col realismo venato di scetticismo che lo contraddistingueva, così Niccolò Machiavelli nelle sue Istorie Fiorentine esaltava l’arte della fuga (che in questo caso è tutt’altro rispetto all’omonima straordinaria e complessa forma musicale contrappuntistica). Da un’altra angolatura, anche il passo che oggi proponiamo va nella stessa direzione. Lo storico ed ecclesiastico inglese Thomas Fuller (1608-61) ci ricorda, infatti, che certi apparenti eroi, fermi anche quando il pericolo estremo incombeva, in realtà si bloccarono non per ardimento ma perché paralizzati dalla paura.

Il discorso si sposta, così, sul coraggio, una realtà molto variegata e non sempre di facile decifrazione. Non di rado, infatti, sotto questo vocabolo pur nobile si nasconde una buona dose d’incoscienza, oppure, come nel caso evocato da Fuller, una specie di collasso psicologico che ti arresta davanti al rischio incombente, facendo sì che ci si svuoti interiormente di ogni reazione. Difficile è, quindi, giudicare le scelte delle persone nel bene e nel male, nell’eroismo e nella codardia, nella fermezza e nella debolezza. Anzi, potremmo veramente riconoscere che «molte volte più nelle cose piccole che nelle grandi si conoscono i coraggiosi» come scriveva nel suo Cortegiano agli inizi del Cinquecento Baldesar Castiglione, uno che di politica e di comportamenti umani ben s’intendeva. Sarà vero, per dirla con l’eroe messicano Emiliano Zapata, che «è meglio morire in piedi che vivere in ginocchio». Ma non possiamo condannare senza appello chi non ci riesce…

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)