Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA STUPIDITÀ”
LA STUPIDITÀ
Non è difficile essere stupidi: la storia è piena di esempi incoraggianti.
Franz Kafka
La riflessione di oggi
Anni fa avevo letto un testo piuttosto sbarazzino di un paludato cattedratico di storia (aveva insegnato anche nella prestigiosa università americana di Berkeley), il professor Carlo M. Cipolla. Il titolo del libretto era tutto un programma, Le leggi fondamentali della stupidità umana, colmo di considerazioni esilaranti eppure serie, come questa – un po’ consolatoria – che cito a memoria: «Ho una piccola speranza: sono cosciente di quanto sono e sono stato stupido. Questo, però, mi indica che non sono completamente stupido».
Questa divagazione su un tema sempre di attualità mi è venuta in mente ascoltando un amico che è studioso del grande scrittore praghese Franz Kafka: mi stava, infatti, dicendo che questo autore geniale aveva un certo ribrezzo per la stoltezza ed era una volta sbottato nella frase che sopra ho citato. Con le debite cautele del caso (come dicevo, abbiamo un po’ tutti il cervello qua e là macchiato di stupidità), l’idiozia è una presenza da denunciare con coraggio, soprattutto quando si ammanta di sapienza fasulla. Lo stupido genuino e ruspante è, infatti, meno pericoloso dello sciocco arrogante e sprezzante, che avanza impavido e minaccioso. Chiediamo, comunque, a Dio di tenerci la mano sul capo perché non abbiamo a ingrossare quella schiera di «esempi incoraggianti» a cui accennava Kafka. Soprattutto stiamo attenti a certe sicurezze boriose e tronfie perché spesso sono la frontiera dell’imbecillità.
Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori