Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA SCOTTATURA D’AMORE”

23 Ago

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA SCOTTATURA D’AMORE”

L’argomento di oggi

LA SCOTTATURA D’AMORE

La notte è silenziosa e nella veste del suo silenzio si nascondono i sogni. La luna è spuntata e con la luna occhi che controllano i giorni. O figlia dei campi, vieni a visitare la vigna degli innamorati. Può darsi che leniremo con quel nettare la scottatura d’amore.

Khalil Gibran

La riflessione di oggi

Le notti estive hanno un fascino che attrae anche le persone più superficiali. Naturalmente a esserne colpiti nell’anima sono per primi i poeti (chi non ricorda quella domanda lacerante di Leopardi alla luna che s’affaccia nel cielo?). Noi ricorriamo a un poeta libanese popolarissimo in Italia, Khalil Gibran (1883-1931). Un suo connazionale, Hafez Haidar, ha raccolto in un delizioso libretto, La notte riparlerò d’amore, testi e pensieri d’amore di quel poeta. Da quel volume ho estratto pochi versi che s’adattano alle notti d’estate che ora stiamo vivendo.

Suggestiva è l’immagine del manto delle tenebre in cui si celano i sogni dei dormienti, come è forte la metafora dello sguardo penetrante della luna. lo, invece, pongo l’accento solo sull’espressione finale: «la scottatura d’amore». Anche il Cantico dei cantici dichiara che l’amore ardente è come una fiamma divina le cui vampe sono divoranti (8,6). Il vero amore non è né melassa sentimentale né mera esplosione dei sensi. È qualcosa che sommuove le profondità dell’anima, donando una gioia suprema ma anche un’inquietudine e un tormento. Dall’amore nascono anche sofferenze, attese, tensioni ed è per questo che si ha bisogno di silenzio, di riflessione, di invocazione per lenirne gli spasimi e per comprenderne il valore trasformante e trasfigurante. No, l’amore non è fatto per gente superficiale e banale.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori