Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA MELENSAGGINE”

28 Mar

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA MELENSAGGINE”

L’argomento di oggi

LA MELENSAGGINE

Sentir parlare di guerra da uomini che sono stati in guerra è sempre interessante; mentre sentir parlare sulla luna da un poeta che nella luna non è mai stato è normalmente noioso.

Mark Twain

La riflessione di oggi

La luna che s’affaccia in cielo è uno spettacolo che ha sempre affascinato l’uomo e, se ha prodotto capolavori di poesia e di pensiero come il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia di Leopardi, ha tuttavia dato la stura anche a insopportabili legioni di versificatori, convinti di essere stati toccati dal fremito del genio. Su di essi sghignazza quella mala lingua che era lo scrittore americano Mark Twain (1835- 1910) nel suo libro di scritti autobiografici e di cronache Vita sul Mississippi. In verità, sono noiosi per la loro parte anche i reduci quando ti narrano le loro memorie di guerra, sempre ricche di nuove invenzioni, pur nella sostanziale reiterazione del racconto (tutti abbiamo avuto un nonno o un padre o uno zio che ha fatto l’ultima guerra e che non si rassegna a non ripetere le avventure vissute).

Ciò che vorrei sottolineare nelle parole di Twain contro i poeti dilettanti (e quanti sono!) è un difetto dal quale non è immune nessuno, la melensaggine. I sentimenti sono un valore, ma guai quando abbondi con la melassa! Anche nella religione la devozione è importante, ma guai a eccedere nel devozionalismo banale e fatuo! È proprio il sentimentalismo a generare reazioni contrarie di asprezza in tante persone. Aveva ragione un’altra mala lingua, lo scrittore inglese Oscar Wilde, quando affermava nelle pagine autobiografiche del De profundis, che «il sentimentale è chi desidera il lusso di un sentimento senza pagare per averlo».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori