Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA CANTANTE”

09 Dic

Dieci minuti con se stessi – argomento: “LA CANTANTE”

L’argomento di oggi

LA CANTANTE

«Che cantante straordinaria! La sua voce riempiva la sala» commentò la signora ingioiellata alla prima annuale del Teatro d’opera. «Sì,» replicò un giovane appassionato di musica «molti sono dovuti uscire per farle posto!».

Anonimo

La riflessione di oggi

Da un lato ci sono le barzellette e dall’altro gli apologhi o gli aneddoti: non sempre sono distinguibili in modo netto. È il caso del divertente raccontino che trovo, inserito in un riquadro floreale, su una nota rivista americana, il «New Yorker», e cedo alla tentazione di riproporlo con un duplice commento. Il primo riguarda una caratteristica che è permanente nella storia dell’umanità, ma che nei nostri tempi sembra godere di straordinaria gagliardia. Si tratta del cattivo gusto, equamente diffuso in tutti gli ambiti e in tutte le categorie sociali.

Le «prime» – non solo alla Scala – fanno emergere assieme alla stupida provocazione di certi abbigliamenti anche l’ignoranza, sorella del cattivo gusto: molti di quegli spettatori vanno per «esserci», non certo per la musica nei cui confronti sono del tutto sordi. Il brutto e la sguaiataggine, la meschinità umana e intellettuale e la mancanza di stile si ramificano dappertutto, lambendo anche le chiese («cantate a Dio con arte» si esorta nel Salmo 47 … ). Un’altra considerazione vorrei fare, invece, riguardo alla forza di quella voce: l’eccesso non si sposa con la bellezza, la prevaricazione non significa grandezza, la quantità non genera necessariamente qualità. Ecco, allora, un’altra virtù necessaria: la finezza. La capacità di calibrare e regolare la voce o il gesto, lo stile, l’armonia sono realtà delicate che si conquistano con l’educazione e l’addestramento, non con l’impulso e l’eccitazione.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori