Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL VETRO INFRANTO”

08 Ott

Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL VETRO INFRANTO”

L’argomento di oggi

IL VETRO INFRANTO

Felicità e vetro: quanto facilmente possono essere spezzati!

Motto tedesco

La riflessione di oggi

È la volta di un motto tedesco, lapidario nella sua formulazione e nella sua evidenza. Quanto è stato detto e scritto sulla felicità! Il fatto stesso che in italiano (ma non solo) tale parola abbia tanti sinonimi è già emblematico della sua complessità e fragilità: gioia, beatitudine, soddisfazione, delizia, piacere, esultanza, letizia, godimento, benessere, tripudio, giubilo, allegria e così via. Eppure, se analizziamo questi e altri vocaboli ci accorgiamo che, oltre a indicare esperienze non del tutto identiche, si riferiscono a sensazioni e sentimenti che hanno sempre in agguato il loro contrario, come infelicità, scontentezza, amarezza, tristezza, insoddisfazione, malinconia, dolore, afflizione, mestizia e altro ancora.

Ecco, allora, la verità del proverbio tedesco che si affida all’immagine così pertinente del vetro: è trasparente, limpido, rispecchia, brilla, ma basta una disattenzione o un piccolo ciottolo per ridurlo in schegge. Bisogna, dunque, custodire la gioia con cautela e premura. Essa non è genuina quando è eccessiva, pagliaccesca, «caciarona» (come si dice a Roma). Lo scrittore francese ottocentesco René de Chateaubriand osservava che «la vera felicità è semplice e costa poco, ma è rarissima». Non la si può acquistare – al massimo si compra il piacere -, non la si ha ma vi si è, vivendo con noi stessi, con la nostra dimensione più profonda e spirituale. Proprio per questo è facile perderla, appena si esce in superficie e si diventa sbadati e grossolani, immaginando che essa sia fuori di noi e nelle cose.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori