Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL REALISMO”
IL REALISMO
Pochi sono i mali senza rimedio: fa più vittime la disperazione che la speranza.
Luc de Clapiers
La riflessione di oggi
La vita della persona è spesso sospesa tra due estremi, entrambi da esorcizzare: l’illusione e la disperazione. Alla prima contribuisce una virtù, la speranza, quando impazzisce. Alla seconda dà alimento l’esperienza quando diventa scettica e pessimista. Ovviamente è necessario stare lontani da questi due estremi per non rimanerne folgorati, Uno scrittore moralista francese, che ci ha lasciato un numero enorme di massime, riflessioni, aforismi, e consigli, Luc de Clapiers marchese di Vauvenargues (1715-1747), ci ammonisce, però, che è più pericoloso l’eccesso a cui ci induce la disperazione. E la ragione che adduce è quella di un sano realismo: «Pochi sono i mali senza rimedio».
Ecco, dunque, la parola sulla quale vorremmo porre l’accento, il realismo. Certo, sappiamo che essa può diventare in politica un vessillo cinico che calpesta i valori, i diritti civili, gli ideali per mere ragioni pratiche (la cosiddetta Realpolitik). Su questo rischio tutti dobbiamo essere sempre personalmente sorvegliati e apertamente critici. Tuttavia non si deve dimenticare che nell’esistenza anche ciò che appare invincibile può essere eroso col fluire del tempo; le sofferenze più atroci si stemperano; la vita continua e può ancora riservare sorprese. Per questo, coltivare dentro di sé un germe di speranza è importante perché ci conduce verso nuovi orizzonti che ci sarebbero vietati se troncassimo la nostra attesa con la depressione, lo scoraggiamento, la prostrazione. Non si devono dare subito le dimissioni dalla vita di fronte a un male, anche grave, ma con realismo, stringendo i denti, si deve proseguire il cammino. Alla svolta della strada ci può sempre essere una sorpresa.
Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori