Dieci minuti con se stessi – argomento: “IL QUADRO E LA CORNICE”
L’argomento di oggi
IL QUADRO E LA CORNICE
Di molte persone si può affermare quanto vale per certi dipinti, cioè che la parte più preziosa è la cornice.
Emile Cioran
La riflessione di oggi
È accaduto a un pittore non certo memorabile che conosco: aveva donato a un’istituzione un suo dipinto racchiuso in una sontuosa cornice antica. Una notte giunsero i ladri in quel palazzo: l’indomani i custodi trovarono per terra il quadro, privo di cornice, l’unico bottino considerato (probabilmente a ragione) degno di essere rubato. Questo evento un po’ particolare, che potrebbe trasformarsi in una parabola morale, contiene in sé una lezione valida per tutti; essa è ben formulata nella frase sferzante dello scrittore franco-rumeno Emile Cioran (1911-95) che oggi abbiamo proposto alla comune riflessione.
Ci sono purtroppo nella società contemporanea molte realtà infiocchettate, avvolte in contenitori pregiati il cui prezzo è alto, ma il valore molto basso. Ci sono persone il cui apparire è strepitoso, ma la cui sostanza umana e spirituale è pressoché nulla. Impeccabili nel vestire, seducenti nel parlare, talora «scolpiti» da qualche chirurgo plastico per togliersi di dosso la patina del tempo, si sono trasformati quasi esclusivamente in cornice, in addobbo, in apparenza. Gusci dorati, vuoti all’interno; abiti eleganti, sorretti solo da manichini. Già nel Seicento lo scrittore spagnolo Baltasar Graciàn y Morales osservava: «Ci sono individui composti unicamente di facciata, come case non finite per mancanza di quattrini. Hanno l’ingresso degno di un grande palazzo, ma le stanze interne sono paragonabili a squallide capanne».
(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)