Dieci minuti con se stessi – argomento “FARE LO STUPIDO”

01 Dic

Dieci minuti con se stessi – argomento “FARE LO STUPIDO”

FARE LO STUPIDO

Il vantaggio di essere intelligente è che si può fare anche lo stupido, mentre è del tutto improbabile il contrario.

Woody Allen

La riflessione di oggi

I suoi film generano sempre interesse e la filigrana di ironia che spesso li percorre appare anche nell’aforisma che Woody Allen oggi ci propone. Questo regista e attore, nato nel 1935, espressione della cultura urbana ed ebraica dell’America di New York o di Boston, si è infatti spesso divertito con le contraddizioni personali e sociali, colpendo i punti deboli, gli stereotipi, le banalità supponenti, non di rado con una punta di moralismo. Un esempio, tra i tanti desumibili sia dai suoi film sia dai suoi scritti: «Due amici discutono animatamente: Secondo te esiste una vita dopo la morte? L’altro si concede una lunga pausa di riflessione e poi replica: E secondo te, esiste una vita prima della morte?».

Ma ritorniamo all’aforisma sopra citato. Punterei sulla frase «fare lo stupido». Tutti dobbiamo confessare di esserci comportati così almeno una volta nella vita: talora ci siamo caduti per difetto di controllo, altre volte per superficialità, persino con una punta di spavalderia. Ma la cartina di tornasole dell’eccezionalità di un simile comportamento è nel fatto che poi ne siamo stati consapevoli e forse ce ne siamo anche pentiti. E questo è segno di intelligenza. Tale ritorno alla saggezza è, invece, molto improbabile nello stupido ben stagionato. È per questo che il ben noto poeta tedesco Friedrich Schiller non esitava a concludere sconsolato: «Contro la stupidità gli stessi dèi lottano invano!». La stoltezza è come un’onda che preme: se cominci a lasciar aperta una feritoia, dilaga nel cervello e nel cuore facendo battere in ritirata l’intelligenza, e allora fare lo stupido non sarà più un’anomalia ma una regola invincibile.

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)