Dieci minuti con se stessi – argomento: “ESTRANEI A NOI STESSI”

27 Ago

Dieci minuti con se stessi – argomento: “ESTRANEI A NOI STESSI”

L’argomento di oggi

ESTRANEI A NOI STESSI

La maggior parte degli uomini vivono e muoiono tanto estranei al loro io più profondo quanto a noi sono estranei quei paesi dei quali ci giungono vaghe notizie, ma che nessun viaggiatore ha ancora visitato.

William E. Channing

La riflessione di oggi

A studiare l’«Io profondo» si sono messi, soprattutto nel Novecento, psicologi e psicoanalisti con esiti positivi, ma non sempre soddisfacenti, anzi, talora persino devianti. Ma, prima di loro, dovrebbe essere ciascuno di noi a intraprendere il viaggio in quel pianeta oscuro ma non invalicabile che è il nostro intimo. Purtroppo da tempo non si dà più rilievo – forse neppure nelle esperienze spirituali – a quella pratica serale che una volta era consigliata con insistenza: l’esame di coscienza. Creare una sorta di piccola oasi e far scorrere eventi e azioni quotidiane vagliandone gli aspetti morali: era questo l’esercizio che permetteva di penetrare nell’orizzonte segreto del proprio lo e delle sue scelte.

Oggi, con un’indubbia superficialità sempre più dominante, accade ciò che notava nella frase sopra citata William E. Channing (1780- 1842), un teologo protestante americano, apostolo della libertà per gli schiavi del suo paese. È vero, infatti, che ora si è pronti a visitare, anche a costo di ardimentose fatiche, le regioni più impervie per conoscere usi tribali remoti o paesaggi incontaminati; ma non ci si accorge di avere proprio dentro di sé zone del tutto inesplorate, quelle dell’interiorità, dell’anima, della coscienza. Diceva amaramente Axel Oxenstierna (1583-1654), cancelliere del re di Svezia: «La conversazione più importante e più trascurata è quella con se stessi».

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori