Dieci minuti con se stessi – argomento: “EREDI”

27 Nov

Dieci minuti con se stessi – argomento: “EREDI”

L’argomento di oggi

EREDI

Chi è venuto prima di noi ha fatto molto, ma non ha fatto tutto.

Seneca

La riflessione di oggi

Un teologo tedesco contemporaneo, Johann Baptist Metz, ha parlato di una «cultura dell’amnesia» che sarebbe dominante ai nostri giorni. Siamo effettivamente «smemorati» dell’eredità culturale e spirituale che il passato ci ha lasciato. Su questo tema, che è rappresentato attraverso il simbolo delle radici cancellate, si è spesso intervenuti a ragione e noi stessi abbiamo ripetutamente ribadito che, per vivere il presente e progettare il futuro, è necessario ricordare il passato e metterne a frutto il patrimonio di conoscenze e scoperte. Detto questo con forza, bisogna però condividere anche la considerazione che abbiamo sopra proposto. Ce la offre un maestro della tradizione etica classica, Seneca, contemporaneo delle origini del cristianesimo, a tal punto che si creerà successivamente un epistolario apocrifo tra lui e l’apostolo Paolo, quasi a mostrarne le consonanze ideali, pur nella diversità di base delle fedi.

L’essere eredi, come accade anche nell’ambito economico-sociale, non giustifica l’inerzia o il quieto vivere. Anzi, il possedere una verità ti fa comprendere quanto vasto sia l’orizzonte della verità nel suo insieme e ti avvia su una strada di ricerca, di interrogazione, di scoperta. Chi più sa, più trova, procedendo di luce in luce. Uèureka, «ho trovato!», attribuito ad Archimede, è l’esclamazione gioiosa di tutti coloro che hanno raccolto i dati e visto i limiti delle scoperte precedenti e sono balzati in avanti verso una nuova intuizione e un’invenzione inedita. Aveva ragione un autore francese dell’Ottocento che abbiamo già avuto occasione di evocare, Jean-Baptiste-Alphonse Karr, quando affermava: «Si inventa soltanto con il ricordo». Per fare un passo in avanti rispetto a ciò che sta alle nostre spalle bisogna partire proprio dalla meta già raggiunta, perché chi ci ha preceduti «ha già fatto molto, ma non ha fatto tutto».

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)