Dieci minuti con se stessi – argomento: “COME NOI”

Che cosa mai mi spinse a voler conoscere in profondità i nemici, visto che poi dovetti tenermi il risultato impressionante solo per me? Infatti essi sono come noi!

Christa Wolf

La riflessione di oggi

Christa Wolf, classe 1929, è una scrittrice tedesca socialista che ha vissuto l’esperienza politica nell’ex Germania orientale comunista quale coscienza critica, così come era accaduto con il nazismo. In un profilo a lei dedicato leggo questa sua confessione che contiene una profonda verità. Spesso il nemico è costruito da noi a tavolino e riceve non di rado tutti quei caratteri che odiamo in noi stessi. Ci sono talora paure che ci fanno immaginare l’altro come un mostro. Se, infatti, proviamo a entrare in contatto diretto con l’avversario, guardandolo negli occhi, parlandogli con sincerità, possiamo provare lo stesso shock a cui fa cenno la Wolf: egli è come noi.

E non solo perché i nemici sono persone con tutte le capacità e le debolezze della natura umana, ma anche perché in loro – come in noi – si dipanano bene e male, amore e odio, felicità e tristezza. Giovanni Papini, il noto scrittore fiorentino, aveva dedicato un libro intero agli Amici e nemici e in quell’opera osservava acutamente: «Se è vero che in ogni amico v’è un nemico che sonnecchia, non potrebbe darsi che in ogni nemico vi sia un amico che aspetta l’ora sua?», E, allora, proviamo a scommettere qualcosa sui nostri avversari, prima di classificarli come tali per sempre. Non solo per un impegno cristiano, ma anche per sapienza umana il nemico può svelare un profilo diverso che non abbiamo voluto vedere per partito preso e forse mostrarci un limite che è ben insediato anche in noi e che volutamente ignoriamo.

Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori