Dieci minuti con se stessi – argomento: “AZIONI GRANDI E BUONE”

04 Ott

Dieci minuti con se stessi – argomento: “AZIONI GRANDI E BUONE”

AZIONI GRANDI E BUONE

Nella maggior parte dei casi gli uomini riescono meglio a compiere le grandi azioni piuttosto che fare quelle buone.

Montesquieu

La riflessione di oggi

Ci sono alcune alternative che si presentano nella vita e che costringono a una scelta simile a quella che si fa quando si è di fronte a un crocevia. È noto il mito classico di Ercole, narrato da Senofonte, che si imbatte a un incrocio in due donne che gli indicano strade antitetiche: i loro nomi sono emblematici, Areté, «Virtù», e Kakia, «Vizio, Malvagità». Purtroppo – come sosteneva lo scrittore Emile Cioran – «il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso». Cosa ribadita con la solita sua ironia dal regista americano Woody Allen il quale era convinto, certo, che «a essere buoni si dorme meglio, ma i cattivi da svegli si divertono di più». Ha, quindi, ragione Montesquieu, l’artefice settecentesco della distinzione dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) nella politica, che ci ha lasciato il motto sopra citato.

Ci sono grandi azioni che sono anche buone, e la mirabile opera di san Francesco, che oggi commemoriamo, ne è un’evidente attestazione. È, però, testimonianza costante della storia che l’umanità ha compiuto uno spreco enorme di risorse in realizzazioni colossali, eppure moralmente indegne. Anzi, si è pronti a stringere i denti e a faticare senza posa per avere una porzioncina di gloria o una particina nella memoria pubblica, anche a costo di passar sopra al cadavere di altri e di mettere a tacere tutte le remore della coscienza. Compiere, invece, un nascosto e generoso atto di carità ci fa sbuffare e persino ci irrita. Questa sorta di legge che governa la fama, il successo e l’onore è ribaltata dalla logica evangelica del «non suonare la tromba come fanno gli ipocriti per essere lodati dalla gente… Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra» (Matteo 6,1-4).

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)