Dieci minuti con se stessi – argomento: “ATTIVITA’ E OZIO”

14 Dic

Dieci minuti con se stessi – argomento: “ATTIVITA’ E OZIO”

L’argomento di oggi

ATTIVITÀ E OZIO

L’attività del cretino è molto più dannosa dell’ozio dell’intelligente.

Mino Maccari

La riflessione di oggi

Diceva: «Non c’è nulla come la fretta che faccia perdere tempo». Ammoniva: «Giovani non si nasce, si diventa». Sghignazzava sull’America che «ha comprato dall’Europa le opere d’arte e le ha venduto la schiuma da barba». Sto parlando del senese Mino Maccari, pittore, scrittore, giornalista, editore, incisore, disegnatore satirico, morto a Roma novantenne nel 1989. Trovo questi e altri suoi aforismi in un articolo a lui dedicato, dal quale emerge il ritratto di una sorta di anarchico conservatore e dissacrante, ma segnato da una costante temperie etica. Come dargli torto oggi, quando già mezzo secolo fa sferzava «il luccichio abbagliante di una civiltà tutta spuma e niente terra, tutta macchina e niente cuore»? Non è forse l’immagine perfetta della società in cui siamo impantanati?

Ma ritorniamo alla battuta che abbiamo messo in evidenza. Non si può, certo, negare che la frenesia operosa dello stolto sia pericolosa: sguscia da ogni controllo, sa ammantarsi persino di utilità, fa strepito e ha non di rado una sua apparenza come la maschera della favola di Fedro. La quale, però, aveva un piccolo particolare: «cerebrum non habet» diceva quel poeta latino, ossia era senza cervello. Detto questo, bisogna però ricordare che anche l’ignavia del sapiente è un danno sociale. Quante persone sono inerti di fronte allo stupido che sbraita, al prepotente che prevarica, al fanfarone che umilia, al chiacchierone che millanta le sue teorie. Pasolini, anche se un po’ paradossalmente, colpiva nel segno quando scriveva questi versi molto noti che condannavano il peccato di omissione o di indifferenza: «Peccare non significa fare il male: / non fare il bene, questo significa peccare».

(Testo tratto da: G. Ravasi, Breviario laico, Mondadori)